domenica 6 maggio 2018

Quando una donna è grottesca...


Quando si può definire una donna “grottesca”? Quando si concia da far spavento o quando è inadeguata alla propria età? Dire in entrambi i casi.

Si concia da far spavento: vedo donne che portano pantaloni larghi e sono alte 1,60 cm, che si tingono i capelli di rosso intenso, che si mettono le salopettes o , peggio, le minigonne complete di tacchi altissimi e magari completate da una maglia con la spalla di fuori…. Per non parlare di come si abbigliano per la sera: lustrini a iosa, pizzi e trasparenze, trucco occhi  pesantissimo, labbra rosso fuoco e unghie in tinta, lunghissime. E che dire di quelle che vestono leopardato dalla testa ai piedi? O, ancora, di quelle che si vestono di pelle nera dalla testa ai piedi, nemmeno fossero delle bikers o le compagne di Diabolik.

Ecco, quando incontro una donna così, la prima parola che mi viene in mente è, appunto, grottesca. E quello che più mi colpisce e mi fa riflettere è che dato che tutti le guardano , le tapine pensano di essere affascinanti e non si rendono conto che invece sono solo comiche…

Non è adeguata alla sua età: qui si apre un capitolo spinoso perché sono poche le donne che se ne infischiano del’invecchiamento fisico. Quello mentale si può allontanare o arginare abbastanza facilmente perché basta restare curiose, avere molti interessi, molti amici, molte letture e il cervello resta giovane, ma quello fisico è più difficile da contrastare perché la legge di gravità non fa sconti a nessuno: da un certo punto della vita in poi la pelle inizia a cedere ed ecco che allora alcune donne si fiondano dal chirurgo estetico che, se non è più che bravo e più che onesto, le riduce a tante maschere e/o con parti del corpo che è decisamente visibile che non sono naturali (come certi seni che restano tondi anche quando ci si distende sulla schiena).

Ma non è tutto: si può essere grottesche anche quando ci si atteggia a “ragazzina” (e lo fanno in tante!!!), quando si assume l’atteggiamento da finta ingenua , quando  ci si ostina ad andare in discoteca e ballare sfrenatamente in mezzo a ragazzi poco più che adolescenti, quando al ristorante ci si attacca al telefonino per messaggiare in continuazione (una cosa oltretutto imperdonabile perché è davvero da maleducate), quando si parla a voce altissima in mezzo alla gente, quando ci si comporta esattamente come la propria  figlia diciottenne per fare la “mamma amica” col risultato che non si diventa né madri né amiche…E poi quando si flirta apertamente con gli uomini, quando si cerca di ammaliare un ragazzo giovane, quando ci si atteggia a “femme fatale” (non usa più dai tempi di Mata Hari).

Il risultato finale è uno solo: il ridicolo.

Come si può ovviare a tutto questo? Se vi riconoscete in uno dei due ritratti…non ci vuole molto a cambiare, basta un po’ di autocritica e di buona volontà. Se invece è una vostra amica ad essere grottesca, allora usate tutto il tatto possibile immaginabile, ma fateglielo capire: farete sicuramente un’opera buona.

Tutto ciò che è ancora bello a trent'anni, è triste a cinquanta e grottesco a sessanta.
Jacques Attali, Nouv'Elles, 2002



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